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La Madonna delle Grazie di Hans Clemer
La Madonna delle Grazie di Hans Clemer
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É ancora ignota l'origine precisa del dipinto della Madonna delle Grazie che si fa risalire agli inizi del XVI secolo; è collocato nella chiesa di San Michele di Centallo e viene attribuito con certezza ad Hans Clemer.
L'affresco, raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino, è considerato uno dei più realistici della vasta produzione di Hans Clemer, pittore che operò in varie zone della Provincia di Cuneo (Elva, Saluzzo, Pagno, Bernezzo, Villafalletto; Cavallermaggiore, Revello, Staffarda, Scarnafigi; Costigliole) ed in Provenza.
Sicuramente furono i Bolleris, Signori di Centallo, che avendo legami importanti con i Marchesi di Saluzzo e con la corte di Francia, si servirono della bravura di un artista di tale livello per la realizzazione di quest'opera. Si presume che l'affresco sia stato rimosso dalla sua posizione originaria, l'antica chiesa di San Michele, orientata ad est, per essere trasferito nella piccola chiesa tuttora esistente rivolta a nord.
Altre ipotesi intorno alla sua prima ubicazione sono una cappella votiva oppure la chiesa della "Madonna degli Alteni", da cui potrebbe essere stata donata. All'immagine, apprezzata da sempre dai centallesi, soprattutto dal punto di vista votivo, proprio perché considerata "Miracolosa", venne dato il nome di "Madonna delle Grazie"; a testimonianza di ciò erano gli ex-voto appesi alle pareti dell'abside dai fedeli che da sempre si batterono per la conservazione del piccolo e prezioso affresco, il cui destino fu segnato positivamente dalle forti proteste della comunità, a suo favore.
L'opera è stata recentemente restaurata rinnovando il colore dello sfondo e della Madonna e con la rimozione della cornice lignea, dal Laboratorio Gallarini Bonollo di Aosta, anche grazie all'intervento dell'associazione culturale centallese Centallo Viva che si è impegnata nella ricerca dei fondi.
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